AUTORE DELL'OPERA LETTERARIA| MATTEO CORRADINI
COREOGRAFIA | ALICE BEATRICE CARRINO / DUO NUX
ILLUSTRAZIONI | VITTORIA FACCHINI
DIREZIONE ARTISTICA E RIELABORAZIONE | MATTEO BITTANTE
PRODUZIONE | DANCEHAUSpiù
durata 50'
“Che cosa hai fatto prima?” È questa la domanda che introduce la performance tratta dal libro di Matteo Corradini, Fu Stella, una raccolta di filastrocche che ripercorre alcuni dei personaggi ebraici e ciò che la loro vita era prima di essere travolta dal più grande genocidio d’Europa.
In scena, lo stesso autore Corradini che attraverso le parole del libro racconta di un viaggio. Un viaggio iniziato al buio come l’oscurità di quegli anni, marchiati da una stella a sei a punte, un solco nella carta e nel corpo delle persone. Ad accompagnare questo percorso, la danza di Alice Carrino che attraversa i personaggi della storia dando corpo alle parole e alla luce. Da un gioco in ricordo di quando era bambina si ritrova catapultata nel gioco degli adulti, della guerra e nel vuoto che ne rimane.
Sullo sfondo, la proiezione delle illustrazioni di Vittoria Facchini in cui i personaggi ebrei diventano azione, gioco di illustrazione, parole che s’intrecciano ai gesti.
In una rielaborazione artistica di Matteo Bittante, Fu Stella è una performance che porta in scena la memoria, l’assenza, che parla attraverso il vuoto che un tempo conteneva milioni di stelle, milioni di storie e persone, e il nostro corpo oggi è il dono che noi facciamo a chi non c’è più.
“La sola speranza di tutta la storia è di perdere il conto ma non la memoria.”
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Matteo Corradini è ebraista e scrittore. Pubblica con Bompiani e Rizzoli. Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica. Autore di libri per ragazzi e per adulti, prepara laboratori di espressione e didattica della Memoria in Italia e all’estero. Premio Andersen 2018, Premio Leipzig 2018, Premio Primo Romanzo 2014. Collabora con Popotus (Avvenire) e Focus Junior.
Rassegna stampa
Quotidiano LIBERTÁ | 31 gennaio 2024
"..Lo spettacolo di Corradini, ricavato dall’omonimo suo libro del 2019 con le illustrazioni di Vitto- ria Facchini, arrivava con la responsabilità di essere già un piccolo “cult” contemporaneo. Ma il riallestimento targato DanceHauspiù con la direzione artistica di Matteo Bittante ha portato il lavoro a nuova evoluzione, con un’integrazione tra i linguaggi, danza, parole e colori, degna non più di un reading con inserti teatrati ma di uno spettacolo maturo.
Stella, in scena, vive tutto da molto vicino ma non può cambiare il destino delle persone: può solo ascoltare le storie che hanno da raccontare, per non dimenticarle. E danzarle, nelle incarnazioni coreografiche di Carrino in bilico tra leggerezza e angoscia..."