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MATTEO BITTANTE

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Matteo Bittante, formatosi a metà degli anni ’90 come danzatore tra la Fondazione Teatro Nuovo di Torino e l’Hamburg Ballettschule “J. Neumeier”, già diciottenne ha l’opportunitàdi lavorare con grandi autori della danza presso il Ballet National de Marseille Roland Petit, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Aenaon Daniel Lommel. Ha danzato accanto alle étoiles Myrna Kamara, Oriella Dorella, Carotta Zamparo, Luciana Savignano.

ULTIME CREAZIONI

IN REPERTORIO

Over Under di Matteo Bittante

OVER UNDER

DI MATTEO BITTANTE

con DANCEHAUS COMPANY JUNIOR

COSTUMI | TOM REBL
PRODUZIONE DANCEHAUSpiù

"La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come le stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in sé stessi la loro legge e il loro cammino." 

Hermann Hesse

 

 

Con OVER/UNDER il coreografo residente del Centro Nazionale di Produzione della Danza DANCEHAUSpiù, Matteo Bittante, torna a riflettere sui temi a lui cari, della natura e della creazione, umana e artistica, e della grande scommessa di vivere, oggi, creativamente.

Come in altre sue creazione il coreografo sceglie di giocare e di far giocare i suoi performer con gli oggetti sulla scena, mescolando significati e significanti. Ed è un gioco fatto di metamorfosi, un “girotondo” arcano capace di suggerire paesaggi visivi mai statici ma in continuo divenire come in continuo divenire sono i paesaggi dell’anima disegnati dai corpi dei performer nella relazione con gli oggetti. Spazi transizionali, nella definizione dello psicanalista Donald Winnicott, la cui essenza risiede nella loro precarietà, nel loro essere a cavallo tra realtà oggettiva e soggettiva. Solo accettando le regole del gioco saremo in grado di vedere in una palla fatta di stracci una foglia secca ondeggiante nello spazio, diventare poi montagna altissima come a squarciare il cielo e farsi infine stella luminosa e fissa. Non è forse questa la condizione di ogni atto creativo, sulla scena ma anche nella vita di ogni giorno, “vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico” come scriveva il poeta inglese William Blake? E non è forse questa percezione creativa che più di ogni altra cosa fa sì che l’individuo abbia l’impressione che la vita valga la pena di essere veramente vissuta?

I wandered lonely a s acloud di M. Bitta

I WANDERED
LONELY
AS A CLOUD

UNO SPETTACOLO DI MATTEO BITTANTE

con DANCEHAUS COMPANY Alice Carrino, Cristian Cucco, Giovanni Leone
MUSICHE | AUTORI VARI 
PRODUZIONE | DANCEHAUSpiù

“Vagavo solitario come una nuvola” è l’incipit di una delle poesie più famose del romanticismo inglese scritta all’inizio dell’800’ da William Wordsworth. In questa nuova creazione del coreografo Matteo Bittante, co-direttore e artista residente del Centro Nazionale di Produzione della danza, DANCEHAUSpiù, i versi del poeta fanno da sfondo al rito bucolico ed errabondo dei tre danzatori in cui la forza vitale e la quiete idilliaca della natura si contrappongono ai turbamenti e alla confusione della città. Nella poesia, come nello spettacolo, i veri protagonisti non sono però gli uomini ma gli elementi della natura come il lago, i narcisi o le nuvole con cui i corpi dei danzatori tentano una possibile metamorfosi.

Note del coreografo

Ho vissuto la mia fanciullezza su una collina, in mezzo alla natura, correndo da un prato all’altro; arrampicandomi sugli alberi,
ero sempre in un contatto costante, quasi simbiotico con Lei. Sin dall’antichità la campagna, e la vita rurale sono servite come fonte di ispirazione a molti artisti. Un luogo idilliaco di evasione, un rifugio dai negozi della vita, un tempo per l’esplorazione del sé. Un paesaggio dell’anima, oggi da difendere e proteggere contro le ideologie di un’epoca che contaminano e desertificano la Madre Terra.
Matteo Bittante

Anatomy of Inspiration di M.Bittante fot

ANATOMY
OF INSPIRATION

UNO SPETTACOLO DI MATTEO BITTANTE 

con DANCEHAUS COMPANY Matteo Bittante, Alice Carrino, Cristian Cucco, Giovanni Leone, Fabio Calvisi
MUSICHE | CHRIS COSTA

COSTUMI | TOM REBL
PRODUZIONE DANCEHAUSpiù

Anatomy of Inspiration nasce dalla plurima collaborazione creativa del coreografo Matteo Bittante con il cantante e compositore polistrumentista, Chris Costa e con lo stilista tedesco dal gusto rock, Tom Rebl. Attraverso il susseguirsi delle dieci scene che compongono lo spettacolo, il pubblico è portato a riflettere sulla condizione in cui ciascun individuo vive all’interno della società, e sulla relazione che l'arte ha con il potere. Potere e Arte, un binomio a volte impercettibile, un legame sotterraneo, eppure radicato da secoli. Parafrasando la celebre affermazione di Dostoevskij “la bellezza salverà il mondo” sappiamo che, purtroppo, la bellezza non è riuscita a salvare il mondo. L'ipermercificazione, la spettacolarizzazione senza precedenti associata alla ipercomunicazione hanno sconvolto e snaturato il senso profondo dell’arte e del fare esperienza dell'arte la cui verità espressiva richiede misura, ritmo, qualità formale...

In scena, i danzatori che accompagnano il coreografo in questa performance rispondono con i loro corpi ad un disegno di stili e sonorità originali che spaziano dall'elettronica al rap accompagnando lo spettatore in un turbinio ipnotico di suggestioni e ritmi forti ed energici.

site specific_matera di M. Bittante foto

AZIONI
SITE
SPECIFIC

DIREZIONE ARTISTICA I MATTEO BITTANTE

con DANCEHAUS COMPANY
MUSICHE | AUTORI VARI

COSTUMI | TOM REBL
PRODUZIONE | DANCEHAUSpiù

DANCEHAUSpiù propone originali percorsi performativi site specific all’interno di spazi architettonici, musei, prestigiosi palazzi, o luoghi magici. Avvalendosi di artisti di diversa estrazione, attraverso il loro gesto, avviene l' incontro tra tradizione, classicismo e contemporaneità.


 

INSIDE M. Bittante foto De Bernardi 086.

INSIDE
CREAZIONE
PER VIDEO E CORPO

UNO SPETTACOLO DI MATTEO BITTANTE

con DANCEHAUS COMPANY

COSTUMI | TOM REBL
CONSULENZA MUSICALE | CHRIS COSTA e M. ALESSANDRO LUPO PASINI
PRODUZIONE ASSOCIAZIONE ContART/ ArtedanzaE20 con il contributo Next 2015

“Inside” è il racconto di un universo ferito dalla violenza dell’uomo e dalla furia incontrollabile di Madre Natura. Una genesi del genere umano, dai suoi primi passi sulla terra sino all’evoluzione nell’individuo moderno. La musica accompagna questo divenire in ogni sua fase con ambienti acustici che richiamano sonorità tribali e primordiali e che mutano nel ritmo frenetico e distruttivo della musica tecno contemporanea. L’origine del mondo ha inizio dai tumulti della terra, la nascita delle montagne, rappresentate grazie a delle installazioni composte da tubi e proiezioni video. I tubi rappresentano "la mano" dell'uomo, sono ovunque dalla città ai confini delle foreste .... è la traccia del genere umano. Ancora governati da istinti animali, gli uomini si aggregano nelle prime tribù e sperimentano gesti, abitudini e riti. Con l’inizio delle dinamiche sociali, scaturisce rapidamente la lotta per l’affermazione dell’autorità a discapito delle libertà altrui. La sete di potere che pervade ogni azione è inarrestabile e accompagna l’uomo per tutto il corso della Storia, fino ai giorni nostri. L’individuo moderno, non ha altra via d’uscita dall’esistenza infernale che conduce che assecondarne il ritmo frenetico, senza ipotesi di salvezza.

L’unica vincitrice di questo eterno ciclo di sofferenze sembra essere Madre Natura, capace di infondere un nuovo respiro di vita nel mondo e di donare speranza a un genere umano smarrito.

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BROTHERHOOD

DUETTO DI MATTEO BITTANTE

con DANCEHAUS COMPANY | GIOVANNI LEONE - FABIO CALVISI

COSTUMI | TOM REBL
MUSICHE | AUTORI VARI

durata 15'

PRODUZIONE DANCEHAUSpiù

"Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti,
non camminare dietro di me,
potrei non saper dove andare,
cammina accanto a me
e sii per me un amico."

Albert Camus

Due uomini, forse due sconosciuti, forse fratelli, forse amici, forse amanti. Un gioco a due in cui il corpo dell’uno disegna sul corpo dell’altro l’incipit di una nuova direzione, di nuovi gesti, di nuovi ritmi. È un invito ad unirsi fraternamente, a camminare insieme per ritrovarsi corpo a corpo, non più solo “mio”, non più solo “tuo”, ma inesorabilmente “uno” .

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